WDR – Wide Dynamic Range

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Il WDR (Wide Dynamic Range) è la caratteristiche presente su molte telecamere che permette di “gestire” in modo adeguato il contrasto presente in una immagine; è una caratteristica particolarmente importante quando la telecamera è messa in condizioni per le quali l’immagine ripresa può avere un’area in ombra, come spesso può accadere all’interno in presenza di finestre. Si possono trovare differenti tipologie di WDR, la DWDR che è una tecnica “digitale” e che quindi in qualche modo cerca di “interpretare l’immagine” dando maggior luminosità ad un’area piuttosto che ad un’altra, ma si basa su una interpretazione del codec presente sulla telecamera e quindi la resa è decisamente limitata. Poi invece esiste il WDR nativo che lavorando sulle capacità del sensore di poter gestire una fonte di luce “alterata” permette di normalizzare l’intera immagine, questo avviene ovviamente entro certi limiti, ed anche sul WDR ci possono essere soluzioni più o meno evolute, ad oggi arrivando anche a WDR da 120db, che permettono di gestire fortissimi livelli di contrasto (superiori a quanto può fare l’occhio umano). Va considerato che spesso questo limite viene sfruttato da chi deve “accecare” le telecamere quindi il WDR entra in aiuto anche in questi casi oltre ai comuni casi dovuti alle condizioni ambientali, forte è spesso la necessità del WDR all’interno, dove spesso la telecamera è messa in una zona d’ombra ma inquadra aree dove sono presenti finestre con orario particolari dove la luce esterna può abbagliare l’area di ripresa. Solitamente il WDR è una tecnologia costosa all’interno delle telecamere che può far lievitare il prezzo anche del 30/40%.

wdr - Wide Dynamic Range